Età Scienza ed Economia – seconda parte
13 Dicembre 2023Presentazione Medicus 2021
13 Dicembre 2023A cura di Moreno Finamonti, Presidente dell’associazione “SOPHIA-UM”
Un famoso romanzo, inizia: “il segreto è come si muore”. Tutto vero, ma non esaustivo, io mi chiederei il motivo per il quale si nasce, che è la domanda meno di moda; al massimo ci chiediamo qualche volta da dove veniamo e, perché starsi ad arrovellare il cervello già che esistiamo?ln secondo luogo mi domanderei perché e quando si muore. Ed infine dove andremo dopo la morte. Posto che, come tutti, alla prima e alla terza domanda, l’Alfa e l’Omega, non saprei rispondere, se non per atto di fede, porrei la mia attenzione sulla domanda di mezzo; infatti “perché e quando si muore?” è un problema complesso. Alla prima parte si potrebbe rispondere molto semplicemente che siamo animali programmati a vivere per un certo periodo e poi dobbiamo lasciare lo spazio, per il sovraffollamento territoriale ai nostri simili che proseguiranno la specie. Qualcosa in più possiamo dire sulla seconda parte della domanda: un grande sforzo scientifico si sta svolgendo perché la vita si estenda e si qualifichi entro un limite temporale sempre più lontano. Siamo ancora agli albori, non tanto degli studi, quanto della loro divulgazione.
Negli ultimi anni, nei Paesi avanzati, l’impostazione del concetto di tutela della salute ha subìto una notevole trasformazione: alcune valutazioni sui fattori causali di malattia, i nuovi indirizzi preventivi, i cambiamenti demografici, l’enorme sviluppo delle tecnologie bio-mediche; abbiamo avuto tutto questo, senza però un corrispondente sostanziale salto di qualità nella salute della popolazione, fatto che ha indotto una ulteriore evoluzione delle azioni per la salute. Infatti le modificazioni sociali e culturali ed una aumentata consapevolezza di come i problemi sociali influiscono sulla salute insieme alle nuove tecnologie dei mezzi di comunicazione, hanno portato ad una modificazione della strategia della PREVENZIONE DELLE MALATTIE che si concretizza nella più dinamica PROMOZIONE DELLA SALUTE. La salute è “uno stato di complesso benessere fisico, psichico e sociale e non solo assenza di malattia o infermità” in base alla definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che oggi nel suo significato più ampio viene anche concepita come “una condizione di armonico equilibrio fisico e psichico dell’individuo, dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale”.
L’aumentata aspettativa di vita parallelamente alla necessità di contenere la spesa sanitaria ha portato ad intensificare gli studi sull’invecchiamento e sui sistemi da adottare per contenere e gestire tale fenomeno fisiologico.
Qualche scienziato ci dice che possiamo vivere almeno fino a 120 anni, perché allora moriamo prima?
L’invecchiamento biologico è un processo inevitabile ma controllando lo “stress”, possiamo influenzare il suo inarrestabile incedere. Il corpo affronta le sfide quotidiane ed i continui adattamenti necessari per mantenere lo stato di equilibrio ed il rapporto tra le dimensioni corpo, mente e spirito è talmente profondo che, quando una delle componenti si trova in difficoltà ne risentono le altre due.
La complessità dell’uomo costituisce anche la sua unicità a partire dal suo patrimonio genetico, passando per i suoi desideri, emozioni, pensieri, azioni che ne caratterizzano la vita fino alla morte.
Ognuno di noi reagisce in modo diverso a ciò che mangia o ai farmaci che assume per curarsi ed anche l’ambiente modifica il nostro libro della vita. L’aria che si respira, il cibo che ci nutre, gli orari di lavoro e l’attività fisica nel tempo libero, tutto interagisce con i geni modulando la loro espressione, determinando così, il divenire di quelle differenze, che pur sorgendo da una base comune poi ci rendono tutti diversi l’uno dall’altro.
La medicina, la cui trasformazione è già in atto,da qui a pochi anni sarà forse in grado di far fronte a tutte quelle patologie degenerative legate all’età, prevenendone l’insorgenza, riducendole o eliminandole del tutto. La prevenzione diventa scienza sempre più esatta che si concretizza nel rallentamento dell’invecchiamento.
In realtà l’invecchiamento non è previsto dall’evoluzione che ci ha modellati per attraversare bene solo l’età riproduttiva (35/40 anni), terminata la quale il sistema immunitario memorizza tutte le risposte a stimoli ai quali non siamo preparati. Dagli 85 anni in poi si diventa biologicamente fragili; la casualità è il fattore principale di mortalità.
Ma cosa significa invecchiamento?
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